venerdì 7 giugno 2013

Il baraccone del fenomeno

Il Maestro del Brivido abbandona le sue raffinate e complesse cosmogonie e ci presenta, stavolta, una piccola (anche per numero di pagine) storia di formazione ambientata in un luna park sulla Costa Orientale.
Ha rinunciato al suo adorato Maine ed ha preso anche qualche scena da Duma Key, dimostrando che davvero della sua immensa produzione non si butta via niente.
Storia di formazione significa studenti universitari più o meno squattrinati che trovano un lavoro estivo (beati loro, ma è ambientato quaranta anni fa), intrecciano e disfano amori, si abbronzano e mettono su muscoli che potranno servire loro in altre circostanze, e c’è anche l’affascinante donna di dieci anni più grande che si regala la verginità del protagonista: una vera MILF, ma Stephen King è troppo ben educato per usare questa sigla.
Poi c’è anche l’orrore, certo, ma stavolta se ne sta un po’ nascosto, molto sullo sfondo, prima di concludersi con una bella scena di violenza che è un omaggio, tra tutti quelli possibili, ad un film di più di sessant’anni fa (e no, non vi dico quale, se no capite subito come
va a finire, accidenti).
Buona lettura, e ricordate di tenere la luce accesa, prima di addormentarvi.  

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