martedì 31 dicembre 2013

La risposta è quella sbagliata

La storia comincia da qui, se vi va.

Ci hanno messo un po', ma poi i piemontesi del mangiar bene mi hanno risposto, lasciandomi nel dubbio: ci sono o ci fanno?
A voi la risposta.

24 dic (7 giorni fa)
infobox
Egregi Signori, in allegato una parte della pagina di pubblicità da Voi fatta apparire stamani su Repubblica nell'edizione romana.
Devo proprio venire fino a Torino per comprare quella invitante birra al caffè di Baladin o quel costoso Barolo?
Grazie per l'attenzione e buone feste.

lunedì 30 dicembre 2013

Questo non è un post

Meglio, non è un post di fine anno.
In questo periodo abbiamo una modesta scelta di argomenti: bilancio dell'anno passato, programmi e (buoni) propositi per il futuro, e alla fine gli auguri ai nostri venti lettori.
Bene, anzi male, perché il 2013 non è stato proprio un gran che, ed il 2014 si presenta sotto pessimi auspici, almeno per la collettività nel suo complesso e fatte le dovute eccezioni per quei pochi fortunati che cascano sempre in piedi.
Quindi niente: in questa mattina umida e, finalmente, senza troppa spazzatura per le strade del Nono (ex Dodicesimo) Municipio, non c'è altro da fare che prenderla come viene e soprattutto rinunciare all'impegno di cambiare il mondo entro domani, dopodomani al più tardi; ci hanno provato altri più bravi di me, e vedete come siamo ridotti.

mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Natale un cazzo

 Egregio medico di base, come è possibile che lei si sia laureato senza sapere che la spazzatura abbandonata agli angoli delle strade è un potenziale focolaio di infezioni ed epidemie?

martedì 24 dicembre 2013

A peso d'oro

D'accordo la crisi economica, l'impoverimento del ceto medio e tutto il resto, ma insomma, siamo dovuti arrivare a questo: i bidoni della spazzatura chiusi con il lucchetto.
Grazie, AMA, a buon rendere. 

L'IVA del vicino è sempre più bassa

In tempi di Google tax e fesserie simili, anche il rinnovo dell'antivirus è una bella esperienza. Non per il prezzo, meno di sessanta euro per tre computer, ma per quello che si scopre leggendo le comunicazioni di Norton (col quale mi trovo abbastanza bene), che poi magari se avessi scelto McAfee sarebbe stato più o meno lo stesso.
Qui di seguito il testo della fattura:

Natale dove vuoi

Le feste non portano bene alla famiglia Farinetti, quelli di Eataly, il tempio dell'Italia da mangiare. Ricordate? Il Due Giugno avevano fatto una doppia pagina di pubblicità dedicata ai Capi dello Stato, tra i quali aveva fatto la sua comparsa un inedito Eugenio Scalfaro, adesso pubblicizzano, tra l'altro una bottiglia di Barolo ed una originale birra al caffé, come da immagine qui accanto.
Soltanto che la pagina è uscita su Repubblica di stamattina, edizione romana, ma sembra che i prodotti siano in vendita a Torino. 
Ho prima parlato al telefono con una gentilissima operatrice, che ricordava molto bene il precedente errore, ed ho appena mandato una e-mail allegando la foto: vi terrò al corrente, e intanto buone feste.

sabato 21 dicembre 2013

Ma anche del mondo nuovo




Li soprani der monno vecchio
C'era una vorta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st'editto:
"Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbugiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er ddritto:
pòzzo vénneve a ttutti a un tant'er mazzo:
Io, si vve fo impiccà nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l'affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd'Imperatore,
quello nun pò avé mmai vosce in capitolo!".

Co st'editto annò er Boja per ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e arisposero tutti: "È vvero, è vvero!".

giovedì 19 dicembre 2013

Non sono figlio di Maria

Andare in giro per la città è evidentemente troppo faticoso, e la Polizia di Roma Capitale, tra una protesta e l'altra, lancia questo invito alla delazione via social network.
Allora, io non ho intenzione di aprirmi un account per cinguettare: se a via della Greca mi leggono, ecco qui pane per i loro denti, in via del Caravita, angolo di via del Corso

mercoledì 18 dicembre 2013

Se questo è un KZ

Immagino che di questa storia abbiate sentito parlare tutti, anche se non guardate (come me) il TG2: dicembre, migranti nudi nel freddo al Centro di Prima Accoglienza di Lampedusa per la disinfestazione.
Poi la voglia di far vedere quanto si è studiato ha preso la mano a qualcuno, anzi a parecchia gente, che ha tirato fuori i paragoni con i campi di sterminio nazisti e qualcuno ancora più acculturato ha addirittura tirato fuori Primo Levi e la sua poesia che io ripubblico ogni giornata della Memoria.

24

Una cabina telefonica nella gelata brughiera un po' fuori Milano, e la conferma dall'ecografia, dieci giorni prima: stavi per nascere.
Capirai che non c'erano ancora i telefonini ed il clima, più o meno, era quello cui tu non sei proprio abituata; certo, sono passati tanti anni, oggi ne compi ventiquattro, ma per me tu sarai sempre quella bambina che ancora doveva nascere.
Auguri.

lunedì 16 dicembre 2013

Sudditanza psicologica


La vittoria del San Lorenzo nel campionato argentino dimostra, come se ce ne fosse stato bisogno, l'importanza delle amicizie altolocate anche alla fine (rectius nel buco del culo) del mondo.

sabato 14 dicembre 2013

Larghe intese alla portata di tutti

OK, dopo le elezioni che non hanno dato la maggioranza a nessuna delle forze in campo si sono aperte delle lunghe trattative ed alla fine (ci sono voluti tre mesi) dopo essersele date di santa ragione in campagna elettorale le due principali forze politiche hanno fatto il governo di larghe intese.
Perché ci ritorni sopra, mi direte, ti brucia ancora?
Scusate, cosa state dicendo? La notizia è freschissima: solo che arriva non da Roma ma da Berlino, e ci sono alcune differenze. Una è particolarmente significativa: i socialdemocratici, già allegramente bastonati nelle urne (adesso valgono la metà dei cristiano-democratici), hanno chiesto agli iscritti se potevano allearsi, ed a quali condizioni, con un referendum.
Un'idea del genere non è venuta certo in mente ai non-vincitori di casa nostra, chissà se c'è anche l'indicazione "riproduzione riservata".

Anno nuovo, blog nuovo

Sì, insomma, pensavo di aspettare il 31 dicembre ma poi la cosa mi ha preso la mano ed ho pubblicato subito.
Il 2013 sta finendo, purtroppo non è stato formidabile, anzi, tutto il contrario, e non ho potuto fare a meno di aggiornare la testata ed introdurre qualche cambiamento.
L'indirizzo su Blogger, ovviamente, rimane lo stesso, ed anche i contenuti: certo, ho parlato molto di politica ma che volete farci, quello che ci ha regalato l'anno che si sta chiudendo doveva essere in qualche modo commentato.  Giuro, giurin giuretta, che se dal Palazzo mi lasciano tranquillo parleremo anche di qualche altra cosa.
A presto, e preparatevi bene a questo 2014.

A trash Odissey

Dopo sei mesi di attesa siamo finalmente passati, qui nel Nono Municipio (ex Dodicesimo, insomma l'EUR) alla raccolta porta a porta.
Spariti i cassonetti, lungo i marciapiedi sono rimaste solo le campane verdi per il vetro, ed ogni condominio utilizza ed espone secondo un ben preciso calendario i propri bidoni per l'umido, la carta, il metallo e la plastica ed infime per il non riciclabile.
Non è tutto rose e fiori, purtroppo.
Infatti alcuni cittadini sono rimasti così sconvolti dall'innovazione da disciplinatamente depositare accanto alle sullodate campane sacchetti rigonfi di ogni ben di dio, nella speranza che vengano raccolti da qualche anima buona, mentre l'atteso camion per la raccolta di carta e cartoncino è da giovedì scorso che non si fa vedere, ed i nostri contenitori a ciò dedicati hanno assunto, stamattina, l'aspetto che vedete qui a destra.
Non oso neanche immaginare cosa potrà accadere fra qualche giorno, tra Natale e Capodanno, con la maggior quantità di rifiuti da smaltire ed i meritati turni di ferie dei lavoratori AMA.

venerdì 13 dicembre 2013

Il valore dei soldi

Adesso, a parte il fatto che mi lascia sempre più perplesso questa cosa, cioè gli italiani che per venti anni hanno votato compatti per il più ricco di loro e adesso fanno compulsivamente i conti in tasca a tutti gli altri, qualcuno dovrebbe spiegarmi perché quella dei contributi elettorali ai partiti non sarebbe materia riservata al Parlamento e invece quella degli emolumenti dei parlamentari sì. 

giovedì 12 dicembre 2013

Quando l'Italia perse l'innocenza

Quel pomeriggio del 12 dicembre del 1969 la bomba nella Banca nazionale dell'Agricoltura non uccise solo  Giovanni Arnoldi, Giulio China, Eugenio Corsini, Pietro Dendena, Carlo Gaiani, Calogero Galatioto, Carlo Garavaglia, Paolo Gerli, Vittorio Mocchi, Luigi Meloni, Mario Pasi, Carlo Perego, Oreste Sangalli, Angelo Scaglia, Carlo Silvia, Attilio Valè, Gerolamo Papetti.
Uccise il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, che se fosse rimasto a casa sua non sarebbe volato giù dalla finestra della Questura di Milano, dove tra l'altro non avrebbe dovuto trovarsi; anche per le poco garantiste norme dell'epoca, erano scaduti i termini del fermo di polizia di quarantotto ore, e avrebbe dovuto essere a casa o a San Vittore.

domenica 8 dicembre 2013

Düra minga, non può dürar

Bene, le primarie PD si sono concluse con la vittoria annunciata del toscanaccio; insomma, sembra proprio che il centrosinistra sia stato disposto a vendersi una buona parte dell'anima pur di riuscire, per una volta, a vincere le elezioni.
Le domande sono due, a questo punto.
La prima è: cosa conta di fare i'Rrenzi con la struttura del partito, che è palesemente contro di lui.
La seconda, invece, riguarda tutti: quanto durerà.
No, non il governo, cosa avete capito?

PS: per i diversamente giovani, questo link spiega l'immagine qui a sinistra.

Tutti dicono I vote you

Bene, il giorno dell'Immacolata si prepara l'albero di Natale, il Papa se ne va a piazza di Spagna a far deporre dai Vigili del Fuoco un mazzo di fiori ai piedi della madonnina piazzata lì, in alto sulla colonna e chi ha voglia di tirarsela un po' parla male della prima della Scala.
Quest'anno ci sarebbe anche qualche cosa di diverso da fare, andare a votare per il segretario del PD, se ne avete il coraggio.
Nel senso che io non credo proprio che sia possibile per un qualsiasi essere umano, anche con grosse capacità amministrative e politiche, guidare il carrozzone nato dalla fusione fredda tra post-comunisti e post-democristiani ed imprimervi il proprio segno.
Si tratta di un'impresa titanica per due ragioni.

sabato 7 dicembre 2013

Di tutto, di più

A Natale mancano ancora, vediamo, diciotto giorno, ma già nei negozi di alimentare si compra come se non ci fosse un domani.
E poi, ovviamente, ci sono i commercianti creativi: qui a sinistra, uno scorcio del bancone del mio macellaio, con i tagli di carne già preparati per una cucina più o meno creativa; io sono affascinato non tanto dall'idea (che ci azzeccano frittata e salsiccia con l'arrosto di maiale?) ma dal prezzo.

venerdì 6 dicembre 2013

Nel blu dipinto di blu

Bene, la storia immagino che più o meno la conosciate tutti, non foss'altro che il gran rumore che ha brevemente fatto il film.  Che io non ho ancora visto, in attesa di  trovare il file su internet, tra un po' di tempo.
Ma ho comprato, per la prima volta dopo troppi anni, il libro a fumetti o come si dice adesso la graphic novel.
Quindi le mie considerazioni si riferiscono alla storia scritta e raccontata con le immagini ferme, e non in movimento.
Per prima cosa, niente a che vedere con la ligne claire dei fumettisti francesi degli anni in cui compravo le prime storie di Asterix, appena uscite in Italia, visto che il disegno è nervoso, moderno ed essenziale, tale da ricordare le migliori storie pulp a stelle e strisce.
Seconda cosa, è la storia di un amore, tutto qui: non dovrebbe interessare se si tratta di un amore tra due ragazze, o magari tra un uomo ed un ornitorinco.
E terzo, c'è un grosso inconfessato debito con Love Story, e questo link è riservato a tutti quelli che non sono diversamente giovani come me. Sì, perché le più belle storie d'amore sono quelle che finiscono male.

giovedì 5 dicembre 2013

L'anima del commercio (e della televisione)

Confesso la mia debolezza: mi piace il calcio, e cerco di non lasciarmi scappare quel po' di dirette in chiaro che ancora si possono vedere in tivvù; in chiaro, sottolineo, perché già pago il canone e non ho intenzione di arricchire ulteriormente un tycoon anglosassone dalla dubbia moralità o un pregiudicato brianzolo sulla cui moralità non ho alcun dubbio.
Quindi ho inseguito una partita di Coppa Italia su una cosa che si chiama Raisport 1 e della quale ignoravo l'esistenza fino a poche ore fa.

Siamo ciò che mangiamo

Evidentemente contagiati dall'ambiente, gli attivisti della Coldiretti che ieri al Brennero se la prendevano con la cagliata industriale in arrivo dalla Germania e destinata a finire nei nostri formaggi, oggi hanno presentato qualche porcellino sfuggito alla mattanza di Monte Cavallo davanti all'ingresso della Camera.
In realtà non mi sembra una buona idea portare dei maiali a piazza Montecitorio: c'è il rischio di confondersi.

mercoledì 4 dicembre 2013

Prato, provincia di Pechino

Un bel po' di tempo fa, era il 2 settembre 2011, pubblicavo quello post sul blog collettivo Che libro stai leggendo: era il vincitore del Premio Strega 2011, figuriamoci.
Adesso, in omaggio a Prato ed a Francesco di Marco Datini, lo ripubblico in occasione della giornata di lutto cittadino per la morte di sette lavoratori in una fabbrica della città.

Questo signore si vende l'azienda di famiglia alla periferia di Prato (indovinate cosa produce), aggiunge la letteratura americana da Francis Scott Fitzgerald a David Foster Wallace, una spruzzata di globalizzazione, una scorza di sociologia e vince il premio Strega: niente male. Ai giurati, insomma, piacciono le storie di questo tipo, anche se non c'è proprio paragone con il respiro dello Strega 2010 (ed anche con il modo di raccontarla, per carità, Pennacchi è un'altra cosa).

domenica 1 dicembre 2013

Alla fine di un giorno noioso

Allora, a Roma oggi c'era il blocco del traffico. Io ho approfittato della finestra di libera circolazione per fare il bravo figliolo ed ho portato al ristorante mia madre, per poi tornare tempestivamente a casa.
Ebbene, non ho incontrato una, che fosse una, pattuglia della polizia municipale, o meglio, della polizia di Roma Capitale; nel frattempo, scopro che un albero è caduto e ha preso in pieno un motociclista: lui è morto, ma la famiglia ha qualche speranza di vedere un risarcimento dal medico di base, dal momento che ha avuto il buon gusto di farsi ammazzare ben al di fuori della fascia verde nella quale era proibito circolare.

Prima o poi qualcuno arriva

Mi ha tenuto compagnia in due gelide serate napoletane, con le sue atmosfere un po' retrò, in una Firenze che ancora deve decidersi, tra boom e congiuntura (come si diceva allora) se vuole diventare una città vera o restare un orizzonte dipinto col blu di Prussia per turisti (che comunque non compaiono, sarà colpa della stagione un po' rigida). Una città, insomma, nella quale ancora ci si meraviglia se, in centro e sotto Natale, non si riesce a trovare un posto per parcheggiare.
Omaggio anche ai giovani arrabbiati, che anticipano altra e diversa rabbia, e chiamano l'ex partigiano protagonista matusa: e lui non capisce cosa significa.
Sono due indagini, in realtà, quella del commissario Bordelli per l'omicidio di uno che in fondo se lo meritava e quella del suo epigono sardo, in congedo tra papasinnos e ciocchi di olivo che bruciano nel camino per solennizzare la notte di Natale, alla caccia di un assassino arrivato direttamente dalla guerra civile.