mercoledì 7 maggio 2014

La continuazione della politica con altri mezzi

Bene, ancora non si ferma la discussione sul culo della giornalista responsabile della comunicazione per la lista Tsipras postato per fare campagna elettorale.
Dai cachinni dei poco educati grUllini e dei pasdaran renziani siamo passati a pensose analisi politiche e sociologiche, tirando alla fine anche in ballo Berlusconi - e mi pare ovvio - che avrebbe espropriato la sinistra ed il femminismo della carica rivoluzionaria del nudo.

Confesso che non ci avrei mai pensato; comunque se qualcuno di voi, appena arrivato da Marte, non avesse ancora visto la foto, questo è il link: si potrà verificare che la signora Bacchiddu è così vestita che non avrebbe mai potuto superare un casting Mediaset.
Aggiungerei che mi sembra di non aver letto nessun richiamo alla vecchia semplificazione freudiana che divide il mondo in uomini guardoni e donne esibizioniste, e meno male.
Meno male che neanche, o almeno mi pare, si sono lette battutacce che collegassero il lato B all'origine ellenica del leader di riferimento della lista. 
Il mio problema, che mi spinge a scrivere queste poche righe, e che non sonno riuscito a capire la materia del contendere, perché è stata messa troppa carne al fuoco.
Io mi chiedo, per prima cosa, se è vero che il fine giustifica i mezzi, e allora direi di sì, ha fatto bene visti i risultati, finalmente della lista Tsipras, sia pure in maniera un po' confusionaria, si è parlato a lungo e magari qualcuno che non ne conosceva nemmeno l'esistenza potrebbe essere stato raggiunto ed informato.
Poi mi chiedo perché la discussione si è invece spostata su livelli così iperuranici come quello dell'uso del corpo delle donne, dimenticando la lezione del femminismo storico, secondo il quale ogni donna del suo corpo fa quello che le pare.
E comunque se sia servito a qualcosa lo sapremo il 26 maggio: quindi mi permetto di augurare alla signora Bacchiddu un amichevole in culo (ops) alla balena.

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