lunedì 10 febbraio 2014

Alla greca

Allora, di questa cosa della Lista Tsipras si parlava da tempo, poi il leader di Syriza è venuto a Roma a fare il suo bravo bagno di folla e quindi non posso proprio fare a meno di dire due parole.
E' ovvio che la sinistra, in Italia, sia completamente da rifondare (un po' tipo Inter e Milan, insomma): troppo costosi brasiliani e tedeschi, inavvicinabili gli uruguayani, ci si affida ad un greco che, per motivi non chiarissimi, dovrebbe diventare il presidente di un organismo privo di particolari poteri ma dal nome particolarmente evocativo; in concorrenza, per di più, con un socialdemocratico tedesco, che sta sul pezzo da un bel po' di anni, è l'attuale presidente del Parlamento Europeo ed ha avuto anche l'onore, a suo tempo, si farsi insultare da Berlusconi in trasferta.
Bene, che gli faccia pro; soltanto, a vedere il parterre della giornata italiana di questo poveraccio, gremito dei soliti perdenti che ci affligono da venti anni,  una sola cosa mi è venuta in mente: questo non è Μέγας Αλέξανδρος, al massimo può essere Cuchillo.

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