domenica 2 febbraio 2014

Giù il chili

Il locale tex mex appena aperto vicino casa e facente parte di una nota catena non propone chili con carne.
Sbollita l'ovvia incazzatura mi sono detto: ho internet, una cucina e due mani, me lo faccio da solo (e in caso di fallimento si vende in scatola, faccio una corsa al super e lo compro lì).
Quindi stavolta andiamo di etnico, cerchiamo sul Tutubi un gruppo di mariachis con i cappelloni assurdi da mettere in sottofondo e diamoci da fare.
Cominciamo con mezza cipolla affettata sottile, due spicchi di aglio ed un peperone tagliato prima a falde e poi a quadratini da far sudare a fiamma dolce in olio di oliva in una padella ampia, aggiungiamo  due etti e mezzo di polpa di maiale macinata, alziamo la fiamma per farla rosolare, spruzziamo col vino bianco e lasciamolo evaporare.
Ci siete, caballeras y cabelleros?
A questo punto ci vuole un cucchiaio di concentrato di pomodoro ed un dado da brodo, portiamo tutto a bollore ed abbassiamo la fiamma prima di mettere una buona dose di peperoncino piccante: l'ideale sarebbe quello fresco, da tagliare a rondelle e da provare dei semi.
Claro, amigos?
Il tutto deve cuocere per un buon quarto d'ora, quindi ci resta il tempo necessario per aprire una scatola di borlotti, aggiungere all'intruglio il liquido di governo e schiacciare metà dei fagioli con la forchetta fino a ridurli ad una pappetta, che mettiamo in padella per far ulteriormente sciogliere.
All'ultimo minuto, aggiungiamo l'altra metà dei fagioli, alziamo di nuovo la fiamma e facciamo scaldare bene.
Ci vorrebbe una bottiglia di Corona con la sua brava fettina di limone nel collo, ma io ci ho bevuto sopra un Syrah del Lazio, ingiungendomi: "Giù il chili, coglione!"

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