sabato 31 agosto 2013

Cassato

Già nei lontani tempi dei miei studi circolava una storiella che non faceva ridere; dunque, Corte di Cassazione, udienza pubblica, si alza il principe del Foro, si avvolge nella toga e inizia: "Mi sia consentito un breve antefatto". Il presidente lo guarda storto e lo interrompe: "Avvocato, neanche il fatto".
Questo per dire che il terzo grado di giudizio non dovrebbe affrontare la materialità degli avvenimenti, ma esclusivamente il rispetto delle regole del gioco da parte delle Corti di merito, in quanto i motivi di ricorso possono ricondursi a violazione o falsa applicazione della legge o omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione (excomunico te quia Padus currit, nell'esempio di scuola): come diceva il mio professore di procedura penale, il processo è come la caccia alla volpe, è più importante la caccia della preda.

E per concludere, almeno in prima istanza, che sbaglia chi dice che lo sventurato presidente Esposito ed i suoi colleghi della sezione feriale hanno condannato l'Innominabile.
Poi ovviamente i fatti fanno sempre capolino dietro le carte, e per questo la lettura della sentenza ci immerge nella storia politica italiana degli ultimi quindici anni, a cominciare dalla virtuale abolizione del reato di falso in bilancio che qui si è ritorta contro l'imputato come il mostro di Frankenstein contro il suo creatore; sì, perché uno dei suggestivi motivi di ricorso era che ben 62 magistrati del Tribunale di Milano erano azionisti Mediaset, e quindi astrattamente danneggiati dalla sovrafatturazione che ha consentito la frode fiscale: peccato che qui si discutesse soltanto di frode fiscale, nella quale danneggiata è la collettività (ottima ragione per spostare il processo in un altro Paese, magari).
Poi si parla di legittimo impedimento, e si toccano toni da Commedia dell'Arte in occasione della famigerata uveite che aveva proditoriamente colpito il Nostro; non può mancare neanche la ex-Cirielli e la manovra sulla prescrizione, che ha fulminato le evasioni fiscali precedenti (almeno a partire dal 1995, pare di capire).
Ultima annotazione, e non sembri di troppo: mi sono sciroppato tutte le 208 pagine della sentenza, e da nessuna parte è scritto "non poteva non sapere".

Nessun commento:

Posta un commento

Non prendetevela, ma i commenti sono moderati: così sono sicuro di leggerli tutti